|
SPETTACOLO POLITICO ispirato a Gioventù senza Dio di Ödon von Horvàth
|
Nota di regia Gioventù senza Dio è un piccolo romanzo sconosciuto pubblicato nel 1937 dal drammaturgo austriaco Ödon von Horvàth. Ambientato in Germania durante il nazismo, il libro racconta la presa di coscienza di un giovane insegnante di fronte all’avanzata di un’ideologia totalitaria che trasforma gli adolescenti in ciechi strumenti del regime. La società raccontata da Horvàth (che non nomina mai il nazismo in modo esplicito) somiglia alla nostra: cinica, insicura, esposta ai facili slogan dei media e del potere. Gli adolescenti di Horvàth somigliano ai nostri: fragili e disorientati, abitati da pulsioni che, se inascoltate, possono tradursi in indifferenza, incapacità di relazione, disprezzo di sé e dell’altro da sé. È per questo che Gioventù senza Dio diventa uno Spettacolo politico, nell’intento di mettere il racconto di Horvàth in rapporto con l’Italia di oggi. Nella trama del romanzo la società odierna irrompe con il suo volto cialtronesco: un’Italietta televisiva («tengo cuore italiano»!) cede al carisma dell’uomo forte, le cui pose istrioniche nascondono la violenza di un pensiero unico, totalitario. Ma non si cerca la “cronaca”: piuttosto un racconto fisico, sonoro e verbale, in cui il naturalismo si combina con il grottesco e lo sberleffo per smascherare, come in un carnevale, le menzogne del potere |
FOTO Tommaso Di Giorgio |
VIDEO
|
RASSEGNA STAMPA
|
scheda spettacolo |
Commenti recenti