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GRAFFIO E RONDINELLA

liberamente tratto da Jorge Amado
regia Giacomo Vallozza
con
Federica Nobilio e Tommaso Di Giorgio
riduzione drammaturgica Stefano Jotti
maschere Wally Di Luzio
elementi sonori Pierpaolo Di Giulio – Massimiliano Chiavaroli
grafica Tommaso Di Giorgio
scene e costumi Compagnia del Paradosso
luci/suono Pierpaolo Di Giulio
ufficio stampa Federica Nobilio


Nota di regia

Una tenera storia d’amore tra un gatto, Graffio, ritenuto un poco di buono, e una rondinella, Miss Rondinella, la principessina del parco.
Un gatto che tutti evitano, perché ritenuto colpevole delle azioni più efferate. Una Rondinella che tutti amano perché vola libera e felice nel cielo.
Come possono innamorarsi, così diversi tra loro, così lontani?
Graffio e Rondinella è uno spettacolo sul superamento dei pregiudizi, ma anche una riflessione su quando è giusto togliere l’ancora e affidarsi al vento o quando invece serve radicarsi per difendere l’identità, i valori nei quali si riconosce la comunità.

“C’è una vecchia vecchia legge che dice: oca con oca, colombo con colomba, cane con cagna, gatto con gatta, RONDINE CON RONDINE.”

“Forse ci vorrebbe una rivoluzione”, suggerisce la civetta, il saggio del parco. Sì, una rivoluzione che faccia giustizia dei pettegolezzi, delle male lingue, degli individui che predicano bene e razzolano male, come il Pappagallo Everaldo. Ma come si fa a fare una rivoluzione? Mica puoi andare da uno e dirgli: “Senti, vuoi fare la rivoluzione?” C’è un tempo per ogni cosa e ora forse è il tempo che Graffio e Rondinella seguano le loro strade. Ognuno porterà sempre con sé, il ricordo di quella primavera, in cui si sono innamorati.

Per bambini di tutte le età.


Spettacolo vincitore del XXVII Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi PREMIO PADOVA AMICI DI EMANUELE LUZZATI.
con la seguente motivazione:


“Per l’efficace sintesi del racconto di Jorge Amado, in delicato equilibrio tra utopia sociale e rassegnata disillusione; per la caratterizzazione dei due personaggi principali, in particolare del gatto Graffio; per la rappresentazione scenica degli animali (personaggi della storia) condotta con mano dolce e puntuale da renderli il perfetto “doppio” della specie umana con tutti i difetti ed i pregiudizi ma con una maggiore “sensibile speranza” per un mondo di vera accettazione; per la capacità di suscitare un efficace coinvolgimento emotivo attraverso una scenografia essenziale e una regia attenta ai raccordi scenici”.

FOTO


VIDEO


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RASSEGNA STAMPA
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scheda spettacolo