APRUTIUM

Rassegna mensile di lettere e d’arti. Loreto Aprutino, tip. del Lauro poi Teramo, tip. del Lauro), 1912- Direttore responsabile Zopito Valentini, poi anche gerente responsabile Francesco Micolitti, poi anche redattore capo Gaetano Panbianco. Tra i collaboratori Domenico Oliva, Rosmunda Tomei Finamore, Luigi Renzetti, Romualdo Pantini, Cesare De Titta, Corrado Ricci, Francesco Filomusi Guelfi, Carlo Villani, Ettore Zoccoli, Nino Caravaglios, Pietro Piccirilli, Giuseppe Checchia, Nicola Checchia, Luigi Innamorati, Luigi Di Vestea. La rivista, di 48 pagine, si presenta, nell’editoriale del primo numero dal titolo Per l’Arte e per il Bene come strumento di elevazione morale: “Nel movimento sollecito che involge tutta la vita moderna, agitata da tanti problemi sociali dalla cui soluzione sorgerà luminosa e forte la buona e grande società futura, noi non vogliamo essere inerti, perché è dovere di tutti e special mente dei giovani di dare opera a maturare i grandi germi del rinnovamento civile, migliorando se stessi nelle ardue prove dello studio e della coltura”.
Ricca di contributi, la rivista accoglie anche poesie e testi teatrali, con un notiziario dei libri ed uno delle riviste. Tra i saggi pubblicati si segnalano una storia del castello di Loreto Aprutino di Luigi di Vestea apparsa sul fascicolo VI del 1913 ed un Intorno a Benedetto Croce e Gabriele D’Annunzio di Emilio Cecchi pubblicato sul fascicolo X-XI del 1913. Il fascicolo XI del 1914 è dedicato ad Arturo Colautti: il fascicolo XII del 1915 dedicato a Luigi Capuana; il fascicolo I-VI del 1917 è dedicato al Re d’Italia. La numerazione delle pagine progressiva per ogni annata.