EBE
Rivista minima letteraria.
Il nome della rivista rimanda alla dea greca, Ebe, figlia di Zeus e di Era, simbolo della giovinezza. Nella tradizionale concezione omerica è rappresentata come coppiera degli dei, colei che versa loro il nettare.
Loreto Aprutino, tip. Vincenzo Vilanucci 1896,Tip. Antonio Colantonio 1897-1898
Quindicinale, Direttore responsabile Gaetano Panbianco. Ricca di collaboratori, tra cui Ettore Zoccoli e Giovanni De Caesaris, la rivista pubblica novelle, poesie e la rubrica di recensioni dei libri ricevuti. Di otto pagine più quattro di copertina di colore rosa, ha la numerazione progressiva dei fascicoli e delle pagine.

Nei suoi quarantatré numeri «Ebe» mostra una fisionomia sfaccettata, infatti, oltre all’ambito propriamente letterario, si rivolge alle scienze, all’arte e ai fatti dell’Abruzzo. L’obiettivo è dichiarato dalla stessa direzione:
solo fine dell’ardua nostra impresa [ … ] è di concorrere per quanto è in noi al largo
svolgimento della vita intellettuale italiana. [ … ] e ci diremo compensati ad usura se per opera nostra si mantenga, si accresca anzi, a questo Abruzzo nativo il vanto invidiato di forte e di genti e …
La DIREZIONE, Ai lettori, in «Ebe», (1896)