novembre/dicembre 2014

OLTRE LE MACERIE – LORETO APRUTINO

prove di resistenza culturale

Domenica 21 dicembre, alle ore 18,00  nell’atrio del Castello Chiola, NO, storia di un rifiuto, una co-produzione di Teatro Paradosso e Arti e spettacolo, scritto e interpretato da Giacomo Vallozza per la regia di Giancarlo Gentilucci; ci racconta  l’altra resistenza, ovvero il rifiuto dei seicentomila soldati catturati dopo l’armistizio e deportati nei lager tedeschi.

 


 


 

 

 

DELLA BELLEZZA
percorso multisensoriale di Debora De Flavis
lettura di brani di BELLA MIA di Donatella di Pietrantonio

È un percorso multisensoriale, un tentativo di riportare la vita in luoghi sommersi dal tempo. Passando per la combinazione Teatro ed Arti Visive si pone come obbiettivo la riscoperta della Bellezza del luogo.
Il lavoro si articola su più piani: la desolazione, il disagio, la sofferenza, condizioni create dal lutto, e lo sfacelo. Combinazioni che portano ad una crisi. Tre punti nevralgici coinvolti nel percorso diventano simbolo di quella condizione che ormai ci appartiene.
Lo stato, Il paese, la città la casa intesi come nuclei colpiti ma soprattutto l’individualità negata dell’essere umano che non è più libero di esistere, di essere se stesso. Il ricordo della leggerezza contrasta l’abbandono, le macerie diventano il simbolo, il lavoro il messaggio. In una parola resistenza.

Debora De Flaviis

 

Percorso

18,00 – Atrio del castello • Punto di raccolta
mostra fotografica VACANZE AQUILANE di Paolo Porto.

18,30 – Via Gelo • In principio eravamo due
Il ricordo della leggerezza contrasta lo sfacelo: suoni e colori riportano al presente quel ricordo d’infanzia che trasuda dalle mura.

18,45 – Chiesa di San Biagio • L’assolo dell’assiolo
Le campane di San Biagio tornano a suonare spezzando la ruggine del tempo.  

18,45 – Largo San Francesco • Gli ho detto grazie, nessuna risposta
Il chiostro di San Francesco, fulcro d’attivismo fino a qualche anno fa, si riapre mostrando la realtà dell’abbandono.

19,00 – Atrio del castello • È morta del suo ritardo
lettura di Donatella Di Pietrantonio

19,30 – Atrio del castello • Il recupero della bellezza di Loreto Aprutino
regia, fotografia, montaggio, tecnicismi video  di Salvatore Alessio Carulli, Antonio Saccoccia, Andrea Scorrano.

 


 


 

Mille Giorni è il racconto dei mille giorni trascorsi dal sisma che ha distrutto L’Aquila il 6 aprile 2009. É un viaggio frantumato nel tempo in cui un’attrice, che è anche una testimone, rivive le tante storie raccontate da persone con diverse età ed esperienze che sono state realmente incontrate e intervistate. Le storie, come tessere di un mosaico, sono attraversare e unite dalla storia di Antonio, l’unico personaggio inventato, “cassaintegrato, licenziato, separato e suicida, se il terremoto non lo avesse salvato”. Noi pensiamo che le macerie dell’Aquila siano una sconfitta per il nostro paese, che siamo anche le macerie della nostra cultura e della nostra coscienza civile. E ora approdati a una crisi economica epocale sarà molto difficile rimuoverle e ad avviare un processo di ricostruzione. I 70.000 cittadini residenti in questo lembo di italia stanno pagando un tributo molto alto: hanno avuto 309 morti e un numero significativo di vittime indirette e stanno perdendo la loro splendida città, la loro storia, la loro identità. Questo spettacolo vuole conservarne la memoria. La memoria dei fatti, delle persone e della bellezza che è stata distrutta e che potrebbe essere ritrovata.

 


 

 

Associazione Culturale Lauretana -Teatro del Paradosso
Loreto Aprutino OLTRE LE MACERIE
Prove di resistenza culturale 2014

Oltre le macerie è un augurio che facciamo a noi stessi così da trovare la forza per tendere fili invisibili e mappare ancora una volta un territorio devastato;

per ritrovare il sorriso dunque, nonostante lo sfacelo politico, economico, sociale in una sola parola culturale.

Il sottotitolo evoca resistenza non a caso, resistenza non è solo un periodo storico; è una prassi quotidiana delle relazioni, con noi stessi, con le cose, con gli altri. Quelle importanti chiedono presenza per resistere al tempo, all’usura, alla fatica.

Al Castello Chiola si comincia venerdì 21 novembre, alle ore 21,00 con Mille giorni, una narrazione di Tiziana Irti (Arti e spettacolo) dei racconti dal disastro dell’Aquila.

Sempre venerdì 21 nell’atrio del Castello è visibile la mostra fotografica Vacanze aquilane, dell’artista Paolo Porto, che rimarrà aperta fino alla chiusura della rassegna.

A seguire, domenica 14 dicembre, alle ore 18,00, sempre a partire dal Castello Chiola, il viaggio intorno a Bella mia, con le installazioni di Debora De Flaviis e gli interventi del Gruppo temporaneamente presente (del CTP di Loreto Aprutino) in tre luoghi-macerie del centro storico. Conclusione affidata all’autrice, Donatella Di Pietrantonio.

Infine, domenica 21 dicembre, alle ore 18,00 sempre nell’atrio del Castello Chiola, NO, storia di un rifiuto, una co-produzione di Teatro Paradosso e Arti e spettacolo, scritto e interpretato da Giacomo Vallozza per la regia di Giancarlo Gentilucci; ci racconta l’altra resistenza, ovvero il rifiuto dei seicentomila soldati catturati dopo l’armistizio e deportati nei lager tedeschi.

Direzione artistica e organizzazione a cura dell’Associazione Culturale Lauretana. (www.teatrodelparadosso.it, facebook teatro del paradosso)