compagnia

Teatro del Paradosso è nato in seno all’Associazione Culturale Lauretana che nel dicembre 2006 ha festeggiato trent’anni di attività. Ha sede stabile a Loreto Aprutino dove gestisce il teatro comunale Luigi De Deo. Si occupa di produzione, distribuzione e pedagogia teatrale su tutto il territorio regionale e in special modo nella provincia di Pescara. Realizza un festival d’arte e spettacolo: incontri, una stagione teatrale: teatro&oltre, ed una per ragazzi, teatromio. Cura l’organizzazione di rassegne teatrali in collaborazione con alcuni comuni limitrofi. Dirige corsi formativi rivolti a tutte le fasce di età. Dal 2006 ha attivato una scuola di teatro, per piccoli e grandi. Ha prodotto, dalla sua nascita, 32 spettacoli teatrali. Effettua laboratori nelle scuole e in vari centri sociali, in particolar modo in quelle situazioni ove maggiore è il disagio e l’emarginazione (laboratori teatrali e spettacoli rivolti a anziani, alcolisti, tossicodipendenti, disabili), mettendo a nudo le contraddizioni della nostra epoca, confrontandole con la storia, la cultura e la tradizione. Territorio inteso non come area di campanilismi, ma come luogo di confronto critico, come ricerca delle proprie radici, come pozzo da cui attingere per esportare dignità di una cultura troppo spesso barattata con il vuoto dell’industria spettacolare a largo raggio (televisiva, cinematografica, teatrale, artistica in genere). Obiettivo artistico quello di cercare un linguaggio proprio, rispondente alle esigenze dei singoli ma nello stesso tempo adatto ad esplorare e leggere la realtà contemporanea.

Chi siamo

chi siamo Il nome è il suo destino. Oggi, dopo tanto girovagare, il paradosso affonda nel quotidiano, si difende dai comportamenti subdoli dei politici e quelli altrettanto dissociati dei teatranti. Alla fine bisogna far quadrare i conti, morali e finanziari, nell’elenco dei giorni.
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La Compagnia

faustomgia Giacomo Vallozza
Nasce negli splendidi anni Sessanta a Loreto Aprutino, in terra vestina, da fu Tommaso, commerciante, e Dora Nobilio, madre. Licenziato dalla scuola elementare Tito Acerbo di Loreto Aprutino, dalla Scuola Media G. B. Vico di Chieti. Defenestrato dal liceo scientifico G. Galilei di Pescara e dall’Accademia musicale pescarese.
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Fausto Roncone

Nato a Loreto Aprutino nel 1954. Diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Pescara nel1979 dove lavora in qualita di assistente di laboratorio.
Abilitato all’insegnamento di:xilografia, litografia, calcografia, serigrafia,e tipografia.
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Tommaso Di Giorgio
Interessato al disegno e allo spettacolo, passa l’adolescenza impiegando il tempo disegnando e cercando di imitare personaggi famosi e non, intrattiene gli amici del bar nei bar, fuori dal bar, dall’altra parte della strada, vicino l’edicola a sinistra della panchina… i compagni di scuola nelle ore di italiano, matematica, religione…in classe, lungo i corridoi, nei bagni, sull’autobus.
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Irene Cocchini
Insegnante e attrice, vive e lavora a Penne (PE); inizia la sua attività teatrale nel 2004, con il Teatro del Paradosso di Loreto Aprutino e negli anni ha seguito diversi corsi e laboratori teatrali.
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Emiliano Scenna

Collaborano con noi

collaboranoCollaborano con noi molte persone che amano questo luogo e i nostri progetti.

Molti altri collaborano per singoli progetti ed attività.
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Dove siamo

dove siamoLoreto Aprutino, paese in provincia di Pescara, ricco di storia e di tradizioni. Insediato fin dal neolitico, è stato abitato dai Vestini e poi suddito di Roma nell’abitato Floranum, dal tempio dedicato dalla dea Flora. Con la caduta dell’impero romano l’agglomerato si è spostato sulla collina di fronte e poi sviluppatosi intorno al castello normanno e quindi alla chiesa madre.

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Il Teatro comunale, denominato Luigi De Deo in onore di un maestro muratore loretano, drammaturgo e poeta, fondatore della prima filodrammatica loretana e autore dei testi teatrali più significativi della storia di Loreto, è un edificio storico che ha avuto un ruolo di primo piano nelle attività culturali del paese in quest’ultimo secolo. Con la riapertura dello spazio come centro polivalente, il paese viene a dotarsi di una struttura fondamentale per la vita artistica dell’intera area vestina. La struttura fa parte di un complesso architettonico il cui impianto originario corrisponde ad un insediamento monastico (probabilmente benedettino) del XIII secolo.

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