Memoriale

 

Memoriale
di e con Matteo Auciello
dal romanzo omonimo di Paolo Volponi

Produzione: Teatro Spoglio, Teatro del Paradosso
Non vogliamo certo fare i «pifferai della rivoluzione»: sarebbe controproducente. Ma Memoriale ci
parla della condizione operaia ed è un ottimo momento per portarlo in scena. Il romanzo di Paolo
Volponi racconta la vicenda di Albino Saluggia, operaio nell’Italia del boom. Reduce dalla seconda
guerra mondiale, affetto da tubercolosi, dalla propria esperienza di operaio Albino ricava una
dolente e stralunata riflessione filosofica sull’alienazione prodotta dalla società industriale. Così la
testimonianza sociale si intreccia al flusso di coscienza, Svevo a Pasolini (passando per Kafka, il
Vangelo e Leopardi), in una lingua precisa, evocativa, “lunare”.
Un romanzo così basterebbe leggerlo: come portarlo in scena? Dando sostanza al testo attraverso
le azioni fisiche, in uno spazio spoglio in cui le emozioni, le parole, il corpo malato di Albino
acquistino la massima risonanza. Non un teatro di narrazione, quindi: l’attore non “dice” il testo ma
lo “vive”, appoggiandosi a una drammaturgia di azione fisica, parola, canto. Memoriale è un
viaggio circolare in cui Albino parte dai suoi mali e ritorna ad essi: non c’è soluzione alla sua
angoscia, ma il contatto con lo spettatore la allevia e risolve la solitudine in comunità, permettendo
a tutti di tornare al quotidiano più fraterni e consapevoli.