drammaturgia e regia Giacomo Vallozza
con Tommaso Di Giorgio, Giuliana Antenucci
Giacomo Vallozza, Serena Magazzeni
Fausto Roncone
fonico e datore luci Pierpaolo Di Giulio
scene e costumi Teatro del Paradosso
Nota di regia
Il 22 marzo 1950 la Camera Generale Italiana del Lavoro indice uno sciopero generale per protestare contro la politica del governo di Alcide De Gasperi e contro il barbaro assassinio di due braccianti a Lentella, un paesino della provincia di Chieti, ai confini con il Molise.
Il Ministro degli Interni Mario Scelba, infatti, attuando una repressione militare feroce e intransigente contro ogni forma di lotta sociale, risponde con cariche dell’esercito e manganellate alle richieste di pane e lavoro di innumerevoli disoccupati, braccianti, mezzadri e operai.
La storia di Zopito, ambientata a Loreto Aprutino vive di riflesso le lotte bracciantili di quegli anni, che vedono la mobilitazione pressoché generale del proletariato per l’attuazione del Piano del lavoro di Giuseppe Di Vittorio. I fatti qui riportati sono forse minori, rispetto a un quadro generale di sommosse che interessano tutta l’Italia; ma hanno lasciato ferite profonde nel tessuto sociale e sono ancora ben presenti nella memoria dei loretesi. I primi anni della repubblica italiana risultano cruciali per il cammino verso la democrazia, non meno caldi dei successivi anni di piombo. Morte, carcere, emigrazione sono il prezzo pagato per le numerose conquiste sociali.
Alla memoria di quelle lotte e degli uomini che le hanno vissute, il nostro lavoro
Il testo Sciopero di Giacomo Vallozza ha vinto, nel 2005: il Premio Teatrale “Ombra” di Verona; il Premio Villa Rosa per la cultura di Teramo; il Premio Garcia Lorca di Torino. Ha avuto una menzione speciale al Premio Annalisa Scafi di Roma, sempre nel 2005.