scritto e interpretato da Giacomo Vallozza
regia Giancarlo Gentilucci
audio, luci, elaborati video Daniela Vespa
Nota di regia
NO è la storia di un’altra resistenza, quella di seicentomila soldati del regio esercito italiano che, senza accordi prestabiliti, senza riunioni di partito, rifiutarono di aderire alla repubblica sociale di Mussolini e quindi combattere a fianco dei tedeschi, a costo di sofferenze atroci e, per cinquantamila di loro a costo della vita.
NO è la conclusione di un viaggio alla ricerca del padre che inizia dalla soffitta di casa per poi esplorare gli anni bui del fascismo fino al suo tracollo e infine interrogarsi sul senso profondo di appartenenza a un popolo, del sentire su di sé un’eredità scomoda con la quale è necessario fare i conti.
È uno spettacolo-cantiere della memoria collettiva, che vuole restituire immagini più che emettere sentenze, ripercorrendo la storia italiana dagli anni Venti al dopoguerra, narrando fatti spesso ignorati o toccati marginalmente dai libri di testo.
È infine la consapevolezza che la resistenza senz’armi di seicentomila IMI, può indicare agli italiani un modo per uscire dal buio morale e materiale in cui brancolano.
“Dobbiamo restare con i piedi per terra: su questa terra che vedete, con il suo fango, con le sue buche, con le sue pietre; se vogliamo un fiorellino in questa desolazione dobbiamo piantarcelo con le nostre mani e coltivarlo con il nostro amore”.
Discorso del Col. Pietro Testa ai soldati nel lager di Wietzendorf.