L’ABRUZZO LETTERARIO
Periodico quindicinale di Lettere, Arti e Scienze popolari. Loreto Aprutino, tipografia del Lauro poi (Teramo, tipografia del Lauro).
Direttore responsabile Gaetano Panbianco, redattore capo Sandro De’ Colli, poi Francesco Mangiacasale. Tra i collaboratori Tommaso Bruni, Nellina Landi Ugone, Cesare De Titta, Giovanni De Caesaris, Pasquale Cerulli-Irelli, Francesco Verlengia, Rosmunda Tomei Finamore, Adolfo Bianchi, Nicola Checchia, Zopito Valentini, Vincenzo Balzano, Luigi Bologna, Luigi Innamorati, Olindo Giacobbe.
Di quattro pagine, il foglio cui hanno collaborato molte tra le più belle firme della cultura abruzzese d’inizio del secolo, offre una rassegna di medaglioni artisti e di località d’Abruzzo, buoni spunti di cronaca artistico-letteraria con frequenti richiami a Gabriele D’Annunzio, una rubrica sui libri ricevuti e polemiche illuminate tra cui di estrema attualità è quella sul femminismo che, iniziata da F. Prestamburgo, Michele Iezzi e Valeria Vampa nel 1910 prosegue su vari numeri del 1911 ed ha come interlocutore Adolfo Bianchi da un lato e Maria Di Vestea e Bruna (pseud.) dall’altra. Sono usciti due numeri monografici, il primo (n. 23 del 1907) dedicato a Sandro de’ Colli, il secondo (n. 9 del 1911) nel primo anniversario della morte di Fedele Romani. Tra le molte note sulle località d’Abruzzo va segnalata una breve monografia, apparsa nel n. 11, sulla Grotta del Cavallone.