teatro comunale
Il Teatro comunale, denominato Luigi De Deo in onore di un maestro muratore loretano, drammaturgo e poeta, fondatore della prima filodrammatica loretana e autore dei testi teatrali più significativi della storia di Loreto, è un edificio storico che ha avuto un ruolo di primo piano nelle attività culturali del paese in tutto in Novecento fino ai nostri giorni. Con la riapertura dello spazio come centro polivalente, il paese viene a dotarsi di una struttura fondamentale per la vita artistica dell’intera area vestina. La struttura fa parte di un complesso architettonico il cui impianto originario corrisponde ad un insediamento monastico (probabilmente benedettino) del XIII secolo. Ha avuto usi diversi nel corso dei secoli, da granaio del convento a sala per le riunioni del decurionato prima dell’unità d’Italia, da sala teatrale a partire dal 1886 a cinematografo Littorio durante il ventennio fascista, da sala per conferenze a palestra sportiva (perfino la SS Lauretum ha usufruito dello spazio che è stato anche palestra di boxe). Il teatro comunale, dopo le imponenti costruzioni nella parte alta del paese (il castello, ovvero il potere temporale, e la chiesa di San Pietro, sede del potere spirituale, che si fronteggiano agli estremi di via Baio), viene a costituire il terzo polo che completa e stabilisce l’equilibrio mancante sul piano storico e sociale, in quanto rappresenta il luogo dove si manifesta la creatività popolare, il suo bisogno di presentarsi e rappresentarsi, il punto d’incontro degli opposti. Abbandonato in seguito alla costruzione del nuovo Supercinemateatro, è stato ristrutturato nel Duemilauno e dato in gestione nel gennaio 2002 alla Associazione Culturale Lauretana – Teatro del paradosso, che mira a farlo divenire un luogo di aggregazione sociale.
Dopo quarant’anni riapre il teatro comunale. In genere le attività culturali di un Paese diminuiscono con l’approssimarsi di eventi bellici, per poi riprendere sull’onda dell’entusiasmo per la fine del terrore e delle distruzioni. Non così è stato a Loreto Aprutino, per non dire dell’intera area vestina. Infatti, in pieno boom economico, l’attività culturale a Loreto è andata lentamente scemando fino a cessare del tutto. Nel 1961 è stato chiuso il teatro comunale (gestito allora dal G.A.D di Luciano Evangelista). Poco prima aveva interrotto l’attività la civica scuola di musica “Acerbo” che cercava di tenere in piedi la banda musicale; sono cessate le manifestazioni sporadiche che, a iniziativa più o meno individuale, di nobili e notabili, ancora accadevano. È solo nel 1978 che l’Amministrazione, con una scelta coraggiosa per l’epoca, decide di finanziare una manifestazione estiva, densa di appuntamenti teatrali, musicali, figurativi, sociali. Da quel lontano 1978 l’Associazione Culturale Lauretana (fondata due anni prima con l’intento di valorizzare, conservare e promuovere il patrimonio storico artistico e culturale di Loreto), si è battuta per la ristrutturazione del teatro comunale. Ci sono voluti ventitré anni. A quarant’anni di distanza dall’ultimo spettacolo possiamo finalmente riprendere l’attività.
Prima del restauro
Caratteristiche tecniche La struttura denominata Il teatro comunale Luigi De Deo consiste in un’area di palcoscenico (di metri 8 x 8, dotata di quintaggio e fondale nero e di una graticcia attrezzata ma senza altezza superiore), di una platea (di metri 16 x 8) con 150 posti a sedere e relativi servizi igienici (anche per diversamente abili), di camerini con servizi igienici, di una biglietteria/foyer. Al di sopra della biglietteria vi è una cabina di regia, non accessibile al pubblico. La struttura è dotata di un riscaldamento a metano tramite termoconvettori diffusi lungo la sala, nella biglietteria e nei camerini. Il teatro dispone di 10 kw trifase + neutro. In questa fornitura è compresa l’illuminazione di servizio di tutta la struttura (biglietteria, platea, palcoscenico, camerini e bagni. Maggiori disponibilità di energia elettrica comportano una richiesta all’ENEL che potrà fornirà direttamente energia elettrica fino a un massimo di 40 Kw. Per quantità superiori bisognerà stipulare un contratto specifico con l’ENEL. In entrambi i casi (richiesta diretta di fornitura o nuovo allaccio) la spesa è a carico di chi chiede l’utilizzo della struttura. Il teatro dispone di un impianto di amplificazione di un microfono su asta compresi nell’utilizzo della sala. Qualsiasi altro materiale tecnico (riflettori teatrali, microfoni senza filo, videoproiettori, occhi di bue, strobo e quant’altro) dovrà essere richiesto a parte e comporta un prezzo aggiuntivo alla tariffa oraria. Prenotazioni Le richieste di utilizzo della sala dovranno essere inoltrate all’Associazione Culturale Lauretana che, per convenzione con il comune di Loreto Aprutino, gestisce il teatro comunale, nel rispetto e nell’adempimento di quanto stabilito dal presente regolamento. Le richieste, effettuate mediante un modulo a disposizioni presso la sede teatrale e presso la sede dell’Associazione Culturale Lauretana, nonché su Internet, dovranno pervenire almeno quindici giorni prima dello svolgimento della manifestazione per cui si richiede l’utilizzo della sala e saranno accettate compatibilmente con la programmazione in atto. Le richieste vanno inoltrate per posta a: Associazione Culturale Lauretana Via dei mille 4/6 – 65014 Loreto Aprutino (PE) Italy per telefono ai numeri 333.2949140 – 333.4345591; per e-mail info@teatrodelparadosso.it
Piantina del teatro